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Pensioni: Ocse conferma che il problema riguarda i più giovani

Pensioni: Ocse conferma che il problema riguarda i più giovani

Non serve inventare altre quote o altre salvaguardie sulle pensioni, serve prudenza non solo previdenza.

L’Ocse conferma che il problema delle pensioni riguarda i più giovani. Diventa ancora più difficile capire perché si voglia ritardare il ritorno nell’alveo della riforma Fornero.

I numeri proposti dall’Ocse non fanno che ribadire l’orizzonte dell’invecchiamento della popolazione italiana e l’onere eccessivo che è stato caricato sulla spesa previdenziale, utilizzando impropriamente la pensione come un ammortizzatore sociale.

Non c’è bisogno di apprendisti stregoni che utilizzano il tema previdenziale come clava per la politica, magari inventandosi nuove categorie di protezione come i lavori gravosi. Difficile che un lavoro non sia gravoso. Diverso è indicare quelli veramente usuranti che meritano qualche regola eccezionale.

Il report dall’Ocse piomba nel pieno del dibattito sulla legge di stabilità e sulla necessità di chiudere il capitolo di quota 100 senza doversi inventare altre quote o altre salvaguardie sulle pensioni, serve prudenza non solo previdenza. E solo favorendo il lavoro e l’accesso al lavoro dei giovani si potrà riportare il dibattito nel perimetro che lo riguarda veramente. Senza ascoltare le sirene di nuove protezioni o garanzie che non si giustificano se non in una inaccettabile prospettiva di perenne assistenzialismo.

Fonte: Adnkronos